36 Papua Nuova Guinea
25 settembre 2016
KRI island – SORONG
Questa mattina le secchiate di acqua che verso sulla testa per lavarmi non sembrano procurare grossi traumi, sono le ultime ed è senz’altro vero che ci si abitua a tutto .. il grande bidone di lamiera sempre pieno di acqua, il water azzurro, il pavimento di cemento con qualche buco ed una pozzanghera di acqua sempre a livello, i tre grossi chiodi che fungono da attaccapanni e questa mattina anche una miriade di ragnetti indaffarati a costruire la ragnatela … questo bagno è un’esperienza di vita, così lontano dai nostri standard da sembrare semplicemente originale ed in armonia con il contesto. E la palafitta “honey moon” dalla quale non riesco a distrarmi, per la sua semplicità perfetta che la fa sembrare l’unica architettura possibile a Margkur Kodon. Poi il ritmo improvvisamente accelera, il pranzo servito alle 10.30 sembra un invito ad andare via ed in effetti già alle 11.00 uno dei parenti di Reimond arriva accanto all’amaca e cerca di convincermi a partire anche se manca ancora un’ora all’orario pattuito, non trovando ragioni finisco col chiedermi ancora una volta quale sia il fuso orario di R.A. qui dove il tempo sembra regolato dall’orologio biologico di ognuno. Vero è che mi trovo sul ferry già a mezzogiorno con due ore di anticipo sulla partenza e quattro sull’arrivo a Sorong dove arrivo alle 17.00 sfinita per il viaggio diventato lunghissimo. Tornata alla realtà del free wi-fi e dei mezzi di comunicazione di massa leggo la mail di Vanni che mi chiede di raggiungerlo a Yoyakarta. Lo chiamo. E’ la prima volta che sento la sua voce dopo dodici giorni di silenzio e ne sono emozionata, poi dice un paio di cosette che mi fanno passare la voglia di andare. Quello di domani sarà l’incontro risolutivo, dopo un’altra giornata spesa in volo.