8 Gennaio 2008

BOLOGNA – ARLES

La sveglia suona presto ma noi ci perdiamo tra le lenzuola calde ancora troppo assonnati. La partenza può aspettare e l’aspirina di ieri sera diventa un comodo alibi per rimandare ancora un po’ restando immobili nel tepore della camera che è ancora casa.

Poi dopo un tempo imprecisabile Vanni si alza ed io lo seguo con leggero ritardo muovendomi inebetita per l’appartamento senza riuscire a finalizzare i miei gesti. Ma non rimane per fortuna molto da fare se non bere il tè, vestirsi e raccogliere le ultime cose sparse sulla superficie fredda del tavolo di vetro. Partiamo finalmente, ma il traffico di Bologna ci inghiotte e solo dopo circa un’ora entriamo in autostrada , sulla quale viaggiamo veloci tra la neve delle campagne pavesi immerse nella nebbia densa. Solo la vista di Vanni al mio fianco mi convince di non essere dentro al set cinematografico di “L’albero degli zoccoli”. La mia immobilità qui sul sedile anteriore e la nebbia là fuori mi fanno vagare con la mente sulle novità di questo viaggio di inizio d’anno. Innanzitutto il navigatore, il regalo più utile ricevuto negli ultimi mesi. Il piccolo parallelepipedo dotato di una certa intelligenza che ci toglierà completamente il pathos dell’eventuale errore… impossibile perdersi almeno in Europa, niente più retromarce o inversioni ad U, o la veloce conoscenza di passanti intervistati ad hoc….ora il dialogo si complica di termini nuovi come il ricalcalo, che propone una immediata alternativa, suggerita con un tono neutro ma comprensivo in viva voce, senza alcuna sfumatura di biasimo o altro. Le altre novità certo sono toste…primo fra tutte il nostro recente matrimonio che rende questo il nostro primo viaggio da sposati, poi l’auto sulla quale comodamente stiamo procedendo, copia esatta di Carolina, ma con un carattere tutto suo, ed il nuovo ambizioso obiettivo Africa che si intreccerà alternandosi a quello già in essere del tour delle Americhe.

Un grande inizio d’anno insomma…ricco di novità. Il nuovo giochino ci porta senza tentennamenti nei pressi di Arles dove poi interpretando male i suoi suggerimenti ad una rotonda sbagliamo l’uscita ed il ricalcalo ci fa deviare per una stradina sterrata larga giusto un paio di metri. Ci ritroviamo in piena campagna francese, tra orticelli ordinati e fienili, per poi reinserirci dopo un paio di chilometri sulla statale giusta. Centriamo l’obiettivo alle 16.30, quando entriamo nel cortile dell’hotel Aurora, naturalmente Best Western, di Mussane les Alpilles ad una ventina di chilometri da Arles. Finalmente spenderemo 24000 dei 55000 punti della Crown Card di Vanni, accumulati     spendendo cifre iperboliche negli hotel associati delle americhe. Come tutti i BW anche questo Aurora è decoroso ma un po’ triste, quindi non appena posate le valigie fuggiamo ad Arles per un tour della bellissima cittadina al tramonto. Mentre camminiamo per le fredde stradine del centro storico, delimitate dalle facciate degli edifici storici, ci imbattiamo nel famoso anfiteatro romano che saggiamente illuminato fa un gran bell’effetto con le sue pietre ancora ben collocate nonostante i secoli passati…che grande civiltà quella romana…ogni volta che ci si imbatte in un capolavoro come questo che stiamo vedendo ci si sente fieri di esserne i diretti discendenti.

La seconda sorpresa qui in Francia sono le illuminazioni natalizie ancora accese….il potere del nucleare! Torniamo a Mussane les Alpilles per la cena….anche questo paesino è incantevole e tranquillo e proprio accanto alla chiesa troviamo l’unico ristorante aperto che ci offre una cena deliziosa ma abbondante. Stremati rientriamo per affondare i nostri visi ancora congestionati dal raffreddore nei morbidi cuscini della doppia al primo piano.


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