08 Febbraio 2006

GUAYAQUIL – GALAPAGOS

Arriviamo all’aeroporto di Guayaquil alle otto del mattino, in tempo per inserire i nostri nomi nella lista d’attesa del volo per le Galapagos. Dopo un paio d’ore le rocce scure dell’arcipelago si delineano sul mare turchese dell’oceano ed in un attimo siamo sulla pista di atterraggio dell’isola Santa Cruz. L’hotel Mangrovia Inn Adventure è sommerso dalle mangrovie che si aprono solo sulle passerelle di legno e le ripide scalette che portano alle camere… la nostra si chiama Celeste. Le sue ampie finestre inquadrano la fitta selva di foglie rotonde e verdissime che la oscurano nonostante il sole pieno di oggi…. ci piace molto ma finisce col prevalere il richiamo del mare e così domani faremo parte dei pochi privilegiati che godono di una magnifica vista oceano. La massicciata del Porto Ayora è popolata da grandi granchi rossi ed iguane che aggrappate alla roccia in posizione verticale riposano immobili per godere del tepore di questo bel tramonto di fronte al quale sta sorgendo una mezza luna tinta di rosso. La serafica tranquillità di Celeste si vivacizza nella tarda serata con la comparsa di un attivissimo Cucumber….. un millepiedi nero e corazzato.

09 Febbraio 2006

GALAPAGOS

Guardando la mappa dell’arcipelago mi accorgo solo ora che si trova proprio sull’equatore…. che emozione accorgermi di essere al centro esatto tra i due poli, dentro a Celeste e circondata da iguane che si riposano ovunque tranquille ed immobili…. a caccia di ulteriori emozioni partiamo in barca per un primo serio approccio con il wilde life delle isole…. ma solo dopo essermi stesa sulla sabbia color neve proprio come quella vista nell’ immagine di un depliant. Le aspettative non sono state deluse e tuffarsi nel fantastico azzurro dell’oceano Pacifico vedendo decine di pesci coloratissimi è stata una esperienza entusiasmante almeno quanto nuotare con le leonesse di mare che come virtuose e giocose ballerine piroettavano in morbide danze per poi comparire improvvisamente davanti alla nostra maschera…. la distensione tra animali ed umani ha scaturito su queste isole approcci tra le due specie davvero divertenti!

10 Febbraio 2006

GALAPAGOS

Che paradiso queste Galapagos… iguane tranquillamente stese al sole a pochi metri dalle grandi finestre della camera ed enormi tartarughe che camminano lente lungo il sentiero che stiamo percorrendo…. su un prato ce ne sono un paio impegnate in un complicato amplesso accompagnato dallo scricchiolio ritmico delle corazze che sfregano l’una sull’altra …. il maschio è lungo almeno un metro e si erge inclinato sul dorso della compagna. Un cavallo vicinissimo ed altre tartarughe sparpagliate nei pressi si nutrono dell’erbetta fresca umida di pioggia. Dopo la bella passeggiata ci dedichiamo alla ricerca del sale grosso per cucinare il pargo in crosta che Vanni vuole assolutamente per cena questa sera… la ricerca ci impegna a lungo dato che si tratta di un prodotto non commercializzato nei negozi dove si trova invece il sale fine e che oggi è il primo giorno di carnevale e tutti gli abitanti del paese di Santa Cruz sono in strada a festeggiare. Con l’aiuto del taxista troviamo però un signore che si occupa della salatura del pesce e che per questo è l’unico consumatore sull’isola di sale grosso. La quantità minima acquistabile è però un sacco da quaranta kg ma Vanni che non è abituato a mollare di fronte agli obiettivi che si è posto acquista l’ingombrante sacco e dopo mezz’ora siamo nella cucina dell’hotel con il sale ed i due chili e mezzo di pargo a preparare l’impasto di fronte alle cuoche che mi circondano curiose….i 35 kg che rimangono dovranno pur essere utilizzati! Cosa mi tocca fare per il Vanni! Dopo poco più di un’ora il pesce fumante ci viene servito nel bel ristorante vista mare… è cotto a puntino e succulento, ed anche le cuoche che sono arrivate al tavolo per un assaggio ne sembrano soddisfatte… penso proprio che lo riproporranno ai clienti.

11 Febbraio 2006

GALAPAGOS

Alle sette siamo pronti per affrontare l’escursione di oggi alle isole Plaza e Seymour dove gli animali sono fantastici anche se calati in situazioni al limite della loro sopravvivenza come le grandi iguane in attesa sotto al cactus che cada una foglia per potersi nutrire…. impietositi vorremmo staccare una protuberanza spinosa per loro ma la selezione naturale delle specie è uno degli obiettivi del parco delle Galapagos ed azioni di questo tipo non sono solo scoraggiate ma assolutamente vietate. I leoni di mare ed i loro cuccioli sono sparsi ovunque ed una mamma stesa sta allattando il suo piccolo. I maschi delle fregate, nere ed eleganti che vediamo proprio nel periodo della riproduzione intenti a preparare il nido più bello ed impegnati nel gonfiare il gozzo rosso fuoco nell’intento di richiamare le femmine che li sceglieranno in base alla ricchezza del nido più o meno imbottito di rametti e piume e che dire degli uccelli dalle zampette turchesi accanto alle loro uova dello stesso colore. Anche lo snorkeling mi da grandi soddisfazioni consentendomi di nuotare sopra ad una tartaruga sbucata all’improvviso sotto di me … trovo magnifico muovermi assecondando il suo ritmo…. poi l’avvistamento di una razza enorme sul fondo e tanti pesci colorati. Sono al settimo cielo! Ma è già quasi il termine di questa giornata che avrei voluto non finisse così presto e dopo aver dedicato un ultimo sguardo alle onde giganti che si rifrangono sulla costa a Nord dell’isola di Seymour ci imbarchiamo per il rientro. Il lungo viaggio sta per terminare ed a Guayaquil che raggiungeremo domani Carolina che aspetterà immobile per quasi un anno il nostro ritorno.


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